Museo dell'Arte Contemporanea Italiana in Esilio

MUSEO DELL'ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA IN ESILIO

Il progetto ideato da Cesare Pietroiusti, in collaborazione con Alessandra Meo, Mattia Pellegrini e Davide Ricco, intende raccogliere su tutto il territorio italiano opere realizzate da personalità singole o collettive che svolgono attività creative sorprendenti, eterodosse, fuori dai circuiti della comunicazione mediatica.
Il Museo non avrà una sede fisica fissa: concepito come entità nomade sarà esiliato presso istituzioni museali e associazioni culturali estere.

venerdì 4 novembre 2011

Biografia e opere_ Giuliano Nannipieri



Ieri .Ricevo la tua, la vostra telefonata, che mi fa piacere: mi chiedete alcune foto digitalizzate; così consideriamo che la documentazione in fondo diviene opera e la documentazione della documentazione opera a sua volta. Per me il “tronico” rimane ancora oggetto d’indagine piuttosto che strumento. Del resto, se si è , come me, fuori luogo, ci saranno certo delle ragioni (ad esempio la diffidenza o la fragilità che si fa.,.diviene.col tempo.rigidezza e che prende, sull’esoscheletro da difesa, i riflessi della paranoia e i tratti dell’anti- pathia).
Così penso a due opere virtuali da inviarvi, virtuali perchè da immaginarsi e quindi virtuose – sono le ragioni dell’essere fuori (e questa è la biografia ) a farmi in questo modo- la prima è un’ immagine che mi ritrae trafitto da un grosso spillo, fissato, come un coleottero,(io tuttavia sono grasso e peloso) su un supporto, dentro una teca, in una grande raccolta, allineato fra molti altri (dall’entomologo) ; nella seconda invece, forse più malinconica (tratta da un video) mi si vede inanellato, anzi mentre mi “pinzano”, mi mettono cioè un anello di riconoscimento alla caviglia o al polso (forse ad un orecchio) , come ad un volatile o ad altri animali da proteggere, in via di estinzione.
Condivido .Io stesso ho contribuito a tali pratiche, forse più tassidermiche, discutendo lo scorso anno una tesi (terzo lavoro dopo le immagini)) su me stesso, dal titolo “ Dal corpo al corpus and back again- me stesso con e senza rete – pratiche di costruzione della memoria/ storia come pubblicità e restauro della performance” – dove- partendo da documenti in rete su di me e da me non inseriti- provo a raccontare i processi del manifestarsi all’universo della comunicazione e le dinamiche del permanervi collegandole a percorsi socio economici che ci riducono spesso e entità di natura pubblicitaria ; con la volontà masochistica e maniacal ingenua di “salvarmi” essendo “imprigionato”, inanellato, trafitto, impilato, un caro saluto

giuliano nannipieri



Nessun commento:

Posta un commento